Stamattina passeggiavo nel Marais, un noto quartiere della capitale francese e riflettevo su questo interrogativo: in un mondo in cui tutto sembra essere già stato pensato e inventato, essere unici è un miraggio?

Nel percorso della mia passeggiata ho trovato per caso un’ispirazione. La Glacerie di David Wesmael , una folgorazione di gusto ed estetica. Si tratta di una gelateria-pasticceria sorprendente, un trionfo di creatività è genialità applicata al gelato con una formula di presentazione unica. Il negozio è elegante e luminoso, il suo design ricorda quello di una profumeria artigianale.

La sua carta vincente? La contaminazione estetica con altri mondi.


Fra tutte le creazioni proposte come i bon bon colorati ed intarsiati di diverse misure, le barrette di cioccolato ripiene di gelato sono rimasta colpita dai “ tubi “ di gelato, presentati in una vetrina luminosa e confezionati come fossero rossetti di diversi colori. Vanno serviti tagliati a fette unendo gusti diversi in creazioni gourmet personali. 

Ho visto qui il tratto distintivo e ineguagliabile che nasce dalla storia e dall’esperienza di chi ha pensato e realizzato questo progetto, la sua volontà di condividere con noi stile, qualità e innovazione.

Mi sono chiesta: è facile riconoscere i nostri tratti distintivi?


Spesso sono gli altri a vederli con chiarezza, mentre noi ne abbiamo solo una vaga percezione. Anche se ne abbiamo fatto uso durante tutte le nostre esperienze di vita e professionali. Io, ad esempio, amo la cultura nel senso più ampio.Leggere, scoprire temi nuovi, visitare luoghi d’arte, amo il cinema. Porto questo stile nella mia visione del business.

Ognuno di noi è già unico, basta cercare nell’educazione che abbiamo ricevuto, nelle esperienze che abbiamo attraversato, nei successi e nei fallimenti che ci sono capitati e di come li abbiamo affrontati.

Questa unicità parla a chi la sta cercando e vuole ascoltarla.

Quale è la tua? 

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